Pratica
Indicazioni per una corretta pratica
E’ necessario praticare a stomaco vuoto, aspettare almeno 3 o 4 ore dopo i pasti. Non bere durante o subito dopo la pratica, aspettare almeno mezz’ora. Svuotare l’intestino e la vescica prima della pratica, se necessario una piccola quantità di acqua calda (o tisana) può essere d’aiuto nel risvegliare l’organismo.
Prepararsi alla pratica, con un corpo pulito, senza l’utilizzo di creme o profumi. L’igiene personale e la pulizia del proprio tappetino (anche teli, asciugamani, indumenti) sono parte integrante della pratica. Il corpo deve essere libero da orologi, anelli, collane, etc…
Durante la pratica si suda abbondantemente. E’ consigliato massaggiare il sudore sul corpo piuttosto che asciugarlo con l’asciugamano.
Utilizzare un abbigliamento comodo, preferibilmente in fibra naturale, che non ostacoli nel movimento e permetta una buona traspirazione.
La consapevolezza del respiro è la base per una corretta pratica degli asana. Durante la pratica si usa la respirazione Ujjay. Tenendo la gola aperta e rilassata, inspirando ed espirando attraverso il naso, si produce una leggera chiusura della glottide, l’aria che entra ed esce produrrà un suono. La qualità del respiro della respirazione Ujjay deve essere dolce, profonda e forte. La respirazione sarà completa quando i polmoni saranno vuoti o pieni. Una profonda espirazione finirà al di sotto dell’ombelico. Una profonda inspirazione espanderà la schiena, la zona lombare ed il torace intorno al diaframma, riempiendo la zona del cuore.
Drishti – in sanscrito significa “sguardo”, ovvero il punto dove direzionare lo sguardo e l’intenzione durante la pratica. In ogni postura e durante il movimento che collega un asana e l’altro c’è uno specifico punto dove guardare. Il drishti è molto importante per una corretta pratica dello Yoga, è uno strumento che aiuta a quietare la mente sviluppando la concentrazione, a rivolgere l’attenzione verso “l’interno”, portando nel tempo la pratica da un’esperienza puramente fisica verso uno stato meditativo, di profonda consapevolezza.
Bandha – in sanscrito significa “chiusura”. Durante la pratica si fa uso di Mūla Bandha e Uḍḍīyāna Bandha. Il movimento tra le posture è molto importante ed è parte integrante della pratica. Respiro, movimento e sguardo sono sempre perfettamente sincronizzati, fino a fondersi e diventare un tutt’uno.
Rispettare sempre la sequenza e l’ordine degli asana. Il vinyasa (sincronia/unione tra movimento e respiro) è un metodo “scientifico”, respiro e movimento collegano gli asana in un’ ordine ben preciso. Ogni postura o gruppo di posture ha un particolare effetto che può essere bilanciato o equilibrato da un’altra postura o gruppo di posture.
Ogni studente dovrebbe informare l’insegnante circa eventuali dolori o infortuni precedenti. La pratica è uno studio personale sotto la guida dell’insegnante: è responsabilità di ogni praticante imparare ad adattarsi e muoversi in base alle proprie sensazioni, per prendersi cura della propria condizione.
Alla fine della pratica rilassarsi sempre, sdraiati a terra, possibilmente coperti. Il rilassamento riporta in maniera graduale il corpo, la mente, il sistema nervoso e circolatorio ad uno stato di normalità e quiete.
La pratica in shala insieme al gruppo e al proprio maestro, così come la pratica da soli in completa autonomia, sono due aspetti indispensabili del percorso. Se la prima è insostituibile per l’energia che si crea insieme agli altri praticanti e per la presenza/assistenza continua dell’insegnante, la seconda aiuta a consolidare la propria disciplina e una crescente capacità di concentrazione: cercare sempre di curare e far convivere entrambe le dimensioni.
La pratica andrebbe fatta tutti i giorni: occorre tempo per abituare il corpo all’esercizio, la mente alla concentrazione e risvegliare l’energia necessaria. Nel caso di una pratica quotidiana, durante la settimana c’è sempre un giorno di riposo e secondo la tradizione nei giorni di Luna Nuova e Luna Piena non si pratica: essendo momenti in cui lo stato energetico subisce forti influssi, è consigliato il riposo.
Le donne durante il periodo mestruale non dovrebbero praticare. Nel caso in cui vi sia una pratica quotidiana è vivamente consigliata una pausa nei primi giorni del ciclo.
Giorni di Luna Piena e Luna Nuova 2023
Sabato 7 Gennaio Luna Piena (ore 00:09)
Sabato 21 Gennaio Luna Nuova (ore 21:55)
Domenica 5 Febbraio Luna Piena (ore 19:30)
Lunedì 20 Febbraio Luna Nuova (ore 8:09)
Martedì 7 Marzo Luna Piena (ore 13:42)
Martedì 21 Marzo Luna Nuova (ore 18:26)
Giovedì 6 Aprile Luna Piena (ore 6:37)
Giovedì 20 Aprile Luna Nuova (ore 6:15)
Venerdì 5 Maggio Luna Piena (ore 19:36)
Venerdì 19 Maggio Luna Nuova (ore 17:55)
Domenica 4 Giugno Luna Piena (ore 5:43)
Domenica 18 Giugno Luna Nuova (ore 6:39)
Lunedì 3 Luglio Luna Piena (ore 13:40)
Lunedì 17 Luglio Luna Nuova (ore 20:33)
Martedì 1 Agosto Luna Piena (ore 20:33)
Mercoledì 16 Agosto Luna Nuova (ore 11:38)
Giovedì 31 Agosto Luna Piena (3:37)
Venerdì 15 Settembre Luna Nuova (ore 3:40)
Venerdì 29 Settembre Luna Piena (ore 11:58)
Sabato 14 Ottobre Luna Nuova (ore 19:55)
Sabato 28 Ottobre Luna Piena (ore 22:24)
Lunedì 13 Novembre Luna Nuova (ore 10:27)
Lunedì 27 Novembre Luna Piena (ore 10:16)
Mercoledì 13 Dicembre Luna Nuova (ore 00:32)
Mercoledì 27 Dicembre Luna Piena (ore 1:33)